La partecipazione dei religiosi ai movimenti ecclesiali

Authors

  • Arnold Chrapkowski Uniwersytet Papieski Jana Pawła II w Krakowie

DOI:

https://doi.org/10.15633/ac.0609

Abstract

La vita consacrata e la vita laicale hanno sempre avuto un rapporto molto stretto. Le varie forme di collaborazione sono state ampliate dopo il rinnovamento post-conciliare. Dopo il Concilio Vaticano II la grande sfida per tutta la Chiesa, e anche per gli istuituti di vita consacrata, furono i movimenti ecclesiali. La varietà dei movimenti, la loro vitalità e il apostolato efficace sono diventati per i religiosi un motivo per aderire all’attività di detti movimenti. Tutto questo, però, porta con sé molti pericoli, sia per tutto l’istituto, sia per i singoli religiosi. La partecipazione al movimento non può portatre alla crisi della propria identità nella persona consacrata e deve essere effettuata secondo le norme emanate nei vari documenti ecclesiali. La partecipazione dei membri di istituti religiosi a un movimento ecclesiale non dovrebbe attenuare la loro appartenenza al proprio istituto e dovrebbe evitare ogni allontanamento dall’istituto stesso.

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Published

2010-12-30

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Artykuły